Un blog di postille irrazionali. Un blog personale insomma; tanto per contraddirmi.
Presentazione
Presentazione
Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.
Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.
È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.
22 feb 2012
9 feb 2012
Kubrick e il cinema come arte del visibile - Sandro Bernardi (Saggio - 1990)
Il saggio, letto nell’edizione aggiornata del 2000, è ricco di citazioni e spunti riflessivi. Nel suo studio, tra l’altro, il libro cerca di illustrare le possibili fonti a cui Kubrick si è rivolto per trarne geniali intenzioni. L’analisi prende come modello principale 'Barry Lyndon’, senza però disdegnare incursioni accattivanti sugli altri film.
È insomma un libro che ricerca nelle ambiguità interpretative dell'opera kubrickiana le molteplici interpretazioni dell'estetica cinematografica.