Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

23 ago 2013

Nei mari estremi - Lalla Romano (Romanzo - 1987)

"Si fece buio. Fu quella, la vera sentenza. In quel momento l'ho perduto, ho saputo che l'avevo già perduto. Di colpo il tempo si era accorciato spaventosamente; come per uno che precipita e vede avvicinarsi la terra dove si sfracellerà".

Romanzo, diario, autobiografia, storia di un amore, storia di una morte; è il racconto di come la scrittrice ha incontrato il suo futuro marito, ma anche, e soprattutto, storia di premonizioni, dell'agonia, di come Innocenzo, il marito, si è inevitabilmente spento. Il mare sterminato ed estremo della la vita che contempla la morte, incontrollabile, bellissimo e mortale allo stesso tempo, è un abisso entro cui si perde e, necessariamente, ci si perde. Ma gli istanti persistono nella memoria e il loro ricordo deve essere di preparazione alla fatale morte. La storia, i ricordi della Romano, infatti, altro non sono che il racconto di istanti, di fotogrammi che cadenzano una vita di affetti e di intimità. E quanta infinita dolcezza mischiata a sottile intelligenza... 
Le pagine sono di straordinaria struggenza. Naturalmente le riflessioni sulla malattia, sulla morte, sono su una vita spesa insieme, sull'amore. Eros e Thanatos che camminano a braccetto ci parlano a bassa voce dell'agonia degli uomini che non è solo del corpo, ma anche dello spirito.

Al testo sono aggiunti i pensieri fulminanti - riecheggianti nel titolo gli aforismi di Adorno - dei "Minima mortalia". Appunti, pensieri, note raccolte e riportate per ribadire quanto piccoli episodi, a posteriori, possano sembrare premonitori di morte.

Un libro di spazi bianchi, di silenzi, dove ogni macchia d'inchiostro, ogni singola nota sospesa, possiede la luce del racconto.

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