Presentazione


Presentazione

Questo spazio è dedicato agli appunti, alle briciole di recensione irrazionali, che colgo, da lettore appassionato e spesso rapsodico, nei miei viaggi verso la lentezza e la riflessione. Briciole di recensione irrazionali dunque.

Briciole perché sono brevi, a-sistemiche, frammentarie, come un certo spirito moderno pretende. Non sono delle vere recensioni. Queste hanno uno schema e una forma ben precisa, mentre i miei sono più che altro appunti colti sul momento, associazioni d’idee, giudizi dettati dalle impressioni di un istante, da una predisposizione d'animo subitaneo, da un fischio di treno... E perciò li definisco irrazionali. Perché sfuggono da un qualsiasi schema predefinito, perché sono intermittenti, perché nella scelta di un libro, per via di una congenita voracità, spesso non seguo linee e percorsi definiti dalle letture precedenti, ma mi lascio trasportare dagli ammiccamenti o dalle smorfie di sfida che un libro sulla mensola della libreria mi lancia.

È un modo insomma di coltivare, di giocare, di prendere vanamente in giro la memoria, per conservare, catalogare e archiviare frammenti di ricordi e suggestioni che un giorno, magari, potranno farmi sorridere e, perché no, commuovere.

10 apr 2017

L'ora di lezione - Massimo Recalcati (Saggio - 2014)

"Aprire vuoti nelle teste, aprire buchi nel discorso già costituito, fare spazio, aprire le finestre, le porte, gli occhi, le orecchie, il corpo, aprire mondi, aprire aperture impensate prima. Non è questa la materia di cui è fatta l'erotica dell'insegnamento? Non è questo il gesto che fa esistere un insegnamento in grado di generare effetti infiniti di soggettivazione? Non è questo il significato ultimo della trasformazione degli oggetti del sapere in corpi erotici che dovrebbe realizzare ogni insegnamento?"

Dopo una feroce fotografia della scuola italiana di oggi - in cui esistono colpe, ma anche meriti -, una scuola che è costantemente mortificata dalla politica, dalla società, da alcuni insegnanti stessi, nella convinzione che una sola ora di lezione possa cambiare la vita a qualche studente, Recalcati descrive le possibilità di "un'erotica dell'insegnamento", come recita il sottotitolo stesso. In una prospettiva socratica, psicoanalitica, lacaniana, passando in rassegna gli stili di insegnamento (non solo diacronicamente, ma anche sincronicamente), lo psicoanalista illustra la scuola del conflitto (Edipo) che andrebbe recuperata dalla sua malattia, dal sentiero che ha smarrito, con un modello di rapporto simile a quello tra Telemaco e Ulisse. Descrive, poi, la scuola della collusione, quella tra il narcisismo dei figli e dei genitori (scuola Narciso) e quella di Telemaco, appunto. Quest'ultima è la scuola del desiderio, oltre che della nostalgia; è la scuola della carica erotica, della parola che diventa oggetto d'amore, della conoscenza vera. L'insegnante, qui, deve creare un vuoto nella mente degli allievi, deve sconquassare certezze di verità e così indurre i ragazzi verso nuove verità, personali, intime. È l'unico modo che esiste per creare un rapporto d'amore con la conoscenza. Gli insegnanti dovrebbero aprire a nuovi mondi, dovrebbero aprire alla bellezza, suscitare desiderio erotico verso la conoscenza, non travasare e imporre contenuti precostituiti, da accettare e basta.
In un'Italia in cui gli insegnanti sono sottopagati e dove hanno perso il loro ruolo sociale di primaria importanza, il capitolo autobiografico dedicato alla giovane professoressa che è stata in grado di accendere nell'autore il fuoco e l'eros della conoscenza risulta essere significativo, oltre che personale.

Un libro per riflettere sulla scuola, sul significato di insegnamento, sulla possibilità di partorire curiosità nei nostri studenti.

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